Questa rubrica è nata da una mia piccola passione, ovvero il sabato pomeriggio.In quelle ore dove la casa è tranquilla e tutto giace immobile, io mi dedico a me stessa e alle cose che mi piacciono , come leggere. E quando mi trovo con un libro in mano , pervasa dalla beatitudine e circondata dalla quiete , la fantasia schizza e saltella da tutte le parti e le emozioni che provi nel corso della lettura si amplificano e non sei più nella tua camera , sul tuo letto o sul tuo divano, ma nel tempo e nello spazio del libro.
Se poi un giorno ti ritrovi a guardare alla tua libraria e ti soffermi su tutti quei libri e i sabati che hai speso tra le loro pagine ti viene la voglia di riprenderli in mano e cercare tutte quelle parti che ti hanno fatto emozionare di più. E cosi è nata questa rubrica dedicata ai ricordi (di libri), che verrà pubblicata il primo e il terzo sabato del mese. Le regole sono molto semplici:
- Prendi un libro dalla libreria, possibilmente di data di pubblicazione risalente a qualche anno fa
- Sfoglialo e cerca quella parte che ti ha fatto emozionare di più
- Riportala nei commenti o condividila sul tuo blog ( non proccuparti della lunghezza!)
- Ricordati di riportare titolo e autore , cosicché chi è rimasto colpito dal tuo ricordo, può aggiungere il libro alla sua wishlist , ove mai non l'avesse letto
- Cerca anche di scrivere dove e quando hai letto il libro ( se non lo ricordi , non fa niente!)
Il mio ricordo di oggi è tratto da...
Twilight di Stephenie Meyer
Ero ancora sconvolta. Mi accasciai a terra, su un fianco , con la guancia contro il cemento ghiacciato e umido del marciapiede , a occhi chiusi. Così andava meglio.
<> , disse Mike ,nervoso.
<> Da lontano , qualcuno altro mi chiamava.
No! Per carità, lasciatemi qui a immaginare quella voce terribilmente familiare.
<>. Ora la voce era più vicina e sembrava turbata. Non la stavo immaginando. Mi sforzai di tenere gli occhi ben chiusi, speravo di morire. O perlomeno di non vomitare.
Mike sembrava teso <>.
<>. La voce di Edward era proprio accanto a me , più sollevata ora <>
<> ,bofonchiai. <>.
Rise.
<>, spiegò Mike , sulla difensiva, <intestardita
a rimanere qui>>.
<> , disse Edward. Capivo dal suo tono di voce che stava ancora sorridendo. <>.
<> protestò Mike. <>.
All'improvviso non sentivo più il marciapiede sotto di me. Aprii gli occhi , per la sorpresa. Edward mi aveva presa tra le braccia di slancio, come se pesassi cinque chili , e non cinquanta cinque.
<>. Oddio , ti prego fa' che non gli vomito addosso. Non avevo fatto in tempo ad aprire bocca che era già in marcia.
<> , esclamò Mike, già dieci passi dietro di noi.
Edward lo ignorò << Sei conciata proprio male>>, mi disse, con un ghigno.
<>, protestai , lamentosa. Il movimento ondeggiante della sua camminata non mi aiutava affatto. Mi allontanò da sè con delicatezza, sollevandomi soltanto con le braccia; non sembrava gli facesse molta differenza.
<> chiese. Sembrava divertito.
Non risposi. Chiusi di nuovo gli occhi e combattei con tutte le mie forze contro la nausea, a denti stretti. <>, proseguì , senza perdere il buonumore.
Lo so che potrà sembrarvi un pò scontato come ricordo, ma questo è una delle parti che ho preferito di tutto il libro, che putroppo però nel film hanno eliminato.
Con Twilight penso di aver incominciato a leggere il genere fantasy. Ricordo ancora quando un giorno di inverno , fuori faceva freddo, io e le mie amiche avevamo marinato la scuola e decidemmo di rintanarci alla feltrinelli. In quel momento, sapendo che i libri della Meyer stavano suscitando parecchio scalpore, decisi di prenderne uno.
Lo afferrai dalla mensola , mi sedetti su uno dei tavolini del bar , e incomincia a leggere e leggere e leggere. Passarono ore prima che riuscissi a staccarmi da quel libro, e quando uscii dal li dentro avevo gli occhi stanchi e la luce del giorno peggiorava soltanto la situazione. Ciò nonostante, arrivata a casa, continuai a leggere il libro , che intanto mia sorella aveva già comprato, e lo finii in un baleno!
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